Recensioni: City of Mist

Era tanto che non ci emozionavamo così all’apertura del manuale di un gioco di ruolo e City of Mist è riuscito nell’impresa. Il GdR creato da Amit Moshe e localizzato in Italia da Isola Illyon Edizioni è veramente tanta roba e per capire che si ha per le mani un giocone, basta veramente anche un solo sguardo al manuale. Ma scopriamo insieme questo gioco noir ambientato ai giorni nostri dove ci troveremo a interpretare il ruolo dei prescelti, persone apparentemente comuni che però incarnano i Mythoi, capaci di garantirgli poteri soprannaturali.

Non appena abbiamo ricevuto City of Mist non abbiamo resistito e ci siamo subito dedicati alla lettura del manuale, un corporso tomo di circa 500 pagine, tutte a colori, con grafica e inserti fumettistici che ne rendono la lettura quasi leggera, come se si stesse leggendo un romanzo. Allo scorrere delle pagine cresceva anche il nostro stupore per un gioco che riesce a creare un impianto di regole solido (anche se abbastanza macchinoso da digerire) che getta le basi per un’esperienza narrativa di gruppo che promette di essere top!

 

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City of Mist è stato prodotto dalla Son of Oak Studio attraverso una campagna Kickstarter nel 2017 ed è arrivato in Italia in autunno grazie alla Isola Illyon Edizioni che lo ha presentato all’ultima edizione del Lucca Comics and Games. Il gioco prende le mosse dal sistema Powered by the Apocalypse che lo svincola, almeno in parte, dal tiro dei dadi e lo lega a un sistema che accorpa al dice rolling anche una serie di tag. Meno matematica, insomma e più story telling per un meccanismo che favorisce sempre il progredire della storia.

I MYTHOI

L’ambientazione noir che combina gli sforzi del gruppo per la risuolzione del mistero ideato dal Maestro Cerimoniere (il game master) alla lotta interiore dei personaggi che cercano di gestire la scoperta e la convivenza con i Mythoi, aggancia i giocatori da subito e permette di creare una storia coinvolgente che in alcune sue dinamiche si pone come il giusto compromesso tra un romanzo di Agatha Cristie e uno di Edgar Allan Poe. Ogni giocatore interpreta infatti il ruolo di un prescelto che dopo il risveglio ha acquisito la consapevolezza, di portare dentro di sè un personaggio del mito; sia esso un antico dio greco o un personaggio della cultura popolare come ad esempio Re Artù. I Mythoi garantiscono ai nostri personaggi dei poteri soprannaturali che possono essere dei tipi più disparati e che prendono le mosse dal mito che i personaggi incarnano. Mano a mano che i giocatori imparano a convivere con i propri Mythoi aumenta la loro consapevolezza e la loro invulnerabilità alla nebbia, ma attenzione perchè questo potrebbe portarli ad essere interamente assorbiti dalla loro parte mitica e scordare la propria identità “normale”.

City of Mist

Al centro di tutto ci sono appunto i personaggi giocanti che, cosa bellissima di questo gioco, non solo esistono come entità individuali, ma anche come gruppo. Il party assume infatti un ruolo così importante da avere una propria scheda. Un concetto, questo che ci ha piacevolmente colpito.

 

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LA CREAZIONE DEI PERSONAGGI

Dicevamo prima che molto gira intorno alla definizione dei personaggi giocanti, alla creazione dei quali viene consigliato di dedicare un’intera sessione (fatelo, perchè serve a prendere familiarità con il sistema, specialmente se venite da giochi di ruolo più classici, basati sul sistema D20 per intederci). Questa sessione 0, come viene chiamata nel manuale, serve principalmente per definire il tipo di storia che si vuole affrontare, creare i personaggi e il gruppo e raccogliere gli altri elementi che verranno utilizzati nel corso del gioco. Di fatto City of Mist vi propone di creare una vostra serie TV o una collana di fumetti, in cui ogni sessione rappresenta un episodio. In questo contesto la sessione 0, vi aiuta a preparare la strada per lo sviluppo della storia vera e propria e a settare il tono della vostra serie: sarà un poliziesco oppure una serie TV in stile Supernatural?

City of Mist

La creazinoe dei personaggi avviene attraverso la scelta di 16 attributi e di 4 domande o affermazioni. Non esiste una vera e propria scheda del personaggio, ma una serie carte: una per il personaggio e una per ognuno dei 4 temi, da compilare sia nella parte frontale che in quella posteriore. La prima scelta da fare è quella del Mythos e del Logos del proprio personaggio. Il primo determina qual è il personaggio che alberga in noi e quali poteri vi permette di ottenere; mentre il secondo descrive il lavoro che il nostro personaggio ha nella vita di tutti i giorni. Gli attributi invece permetto di definire quali sono le caratteristiche del nostro personaggio che hanno maggiore rilievo nella sua vita e come queste ne plasmino l’esistenza. Come detto, i meccanismi di City of Mist richiedono un po’ di pratica per essere mandati a mente, ma fidatevi se vi diciamo che questi sacrifici saranno ampiamente ripagati dalla vostra esperienza di gioco. Nel caso non voleste però perdere troppo temppo tempo nella creazinoe del vostro personaggio, potrete fare leva su una serie di archetipi presenti all’interno del manuale, che vi permettarenno di accorciare notevolemnte i tempi di creazione e passare più velocemente all’azione.

WORLDBUILDING

Come in tutti i giochi di ruolo anche in City of Mist il Maestro Cerimoniere s i dovrà cimentare nella creazione della città in cui i personaggi vivranno le proprie avventure. Il manuale offre spunti per luoghi, quartieri e persone che sarà possibile incontrare ed è una base sicura da cui partire per costruire la vostra prima avventura. In City of Mist l’aspetto narrativo è centrale nella storia, per cui offrire un mondo ricco ai vostri giocatori è sicuramente un punto di partenza vincente per la vostra campagna. Elemento omnipresente nella città sarà la nebbia che avrà il compito di celare le attività dei prescelti alle persone normali, che nel gioco vengono definite dormienti, ma anche ad altri prescelti che, a seconda del grado di consapevolezza, subiranno più o meno l’effetto della nebbia, che gli impedirà di individuare i loro simili che si aggirano nella città.

City of Mist

CONCLUSIONI

City of Mist è sicuramente un gioco che non può mancare sugli scaffali degli amanti del gioco di ruolo. E’ particolarmente consigliato a chi ha un party che gradisce la parte narrativa delle avventure piuttosto che quella dedicata al combattimento a colpi di dado. L’assimilazione delle regole richiedere tempo e un po’ di impegno e potrebbe scoraggiare i giocatori più pigri. Un po’ di aiuto dagli altri membri del gruppo dovrebbe comunque supplire a queste difficoltà e regalarvi parecchie ore di gioco e di divertimento insieme. Siete pronti a farvi avvolgere dalla nebbia e a risvegliare il mito che è in voi?

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