A pochi giorni dalla data di rilascio del primo trailer della nuova serie Netflix dedicata ai Cavalieri dello Zodiaco impazza già la polemica su una delle poche modifiche rispetto alla serie originale: il nuovo Andromeda donna non è stata infatti una decisione particolarmente gradita. Ecco il perchè.
Sanit Seya: Knights of Zodiac è questo il titolo originale di questa serie in computer grafica con protagonisti i Cavalieri dello Zodiaco, mitici guerrieri che derivano il loro potere dalle costellazioni e che si affrontano combattendo in armature conquistate dopo lunghi addestramenti e battaglie all’ultimo sangue.
Il cartone, creato sulla base di un manga del giapponese Masami Kurumada è diventato subito famosissimo in italia già dalla sua prima apparizione su Odeon TV alla fine degli anni ’80. I protagonist, tutti uomini, erano un gruppo di ragazzi che avevano dedicato la propria vita al servizio della Dea Atena proteggendo lei e la terra da una sequela di nemici, terreni e ultraterreni, dai poteri sempre più forti.
Il personaggio di Andromeda è sempre stato molto particolare e alle volte anche molto contestato per la sua eccessiva femminilità. Shuri, questo il nome del personaggio originale, indossava infatti un’armatura dal colore rosa e dalle fattezze femminili. Tutte caratteristiche derivate dalla costellazione a cui l’armatura era consacrata che però, associate anche all’estrema sensibilità del personaggio, hanno alle volte fatto allarmare il pubblico più conservatore.
E’ forse per questo che Andromeda donna ha fatto ancora più discutere mettendo al centro di una sequela infinita di polemiche la serie in computer grafica sviluppata e diretta da Eugene Son. Dalle prime immagini Shuri è apparsa essere infatti una donna. La decisione, a quanto spiegato dallo stesso Son sul suo account Twitter (ora chiuso… ci immaginiamo perchè), è stata una sua responsabilità e principalmente dovuta al voler dare un ruolo di rilievo alle donne tra il gruppo di protagonisti della serie. Se infatti 30 anni fa il fatto che a difendere la terra fossero solo degli uomini e che le donne non avessero un ruolo centrale (almeno nel cartone) era accettabile, il mondo è oggi molto cambiato e secondo Son era necessario riflettere questo cambiamento in modo significativo. E allora via al cambio di sesso che ha fatto gridare allo scandalo i puristi e arrabbiare la maggior parte delle donne fan della saga che si sentivano già più che soddisfatte nell’essere rappresentate, per esempio, da Lady Isabel incarnazione della Dea Atena (non proprio pizza e fichi) o da Castalia e Tisifone, tra le altre, donne guerriere che hanno lasciato un impronta molto forte nel cartone.
E allora via alle polemiche che hanno fatto già balzare la nuova serie dedicata ai Cavalieri dello Zodiaco agli onori della cronaca. E’ proprio questo il motivo per cui crediamo che sotto sotto il riscatto, peraltro non necessario, delle donne non sia il fattore principale di questa decisione, ma che si tratti di una trovata di marketing per far parlare un po’ della serie. Se questo fosse effettivamente il caso, forse Netflix avrebbe commesso uno dei suoi primi errori prendendo una scelta che nel lungo periodo potrebbe alienargli la fan base di uno dei manga più famosi di sempre.