Se siete dei fan sfegatati e non potete fare a meno di acchipparli tutti, in Giappone c’è un posto perfetto per voi. Sappiamo infatti che la Pokemon mania è un fenomeno importante in tutto il mondo, ma lo è ancora di più nel paese del Sol Levante, dove il cartone è stato ideato. E allora quale posto migliore se non Tokio per aprire il primo caffè a tema Pokemon?
Nel quartiere di Nihonbashi di Tokio ha infatti aperto un megastore completamente dedicato a Pikachu e compagni in cui è possibile comprare un innumerevole varietà di gadget e goodies, tutti rigorosamente a tema Pokemon. Questo di per sé sarebbe già abbastanza per farci andare discretamente in brodo di giuggiole, ma come se non bastasse c’è dell’altro. Nel negozio è infatti presente il primo caffè a tema Pokemon del mondo in cui si può mangiare in un ambiente completamente a tema in cui a farci compagnia, oltre al personale e agli altri avventori, ci saranno una serie di peluche a forma di Pokemon pronti.
Oltre a questo il caffè ha poi un’altra particolarità: anche tutto il menù è a tema Pokemon per cui tutti i piatti e le bevande che vi vengono proposte ricordano o richiamano in qualche modo uno degli esemplari visti nelle tante serie che si sono susseguite negli anni. Pikachu, Bulbasaur, Eviee sono solo alcuni dei Pokemon che hanno ispirato i piatti del ristorante, alcuni addirittura muniti di piatti speciali, come quello a forma di Pikachu che è possibile acquistare per ulteriori 1.100 yen in più rispetto al prezzo del piatto. Nonostante il piatto costi quasi come il cibo che contiene, ordinabile a 1.560 yen una volta che si è entrati in un caffè a tema Pokemon il buonsenso vuole che viviamo la full experience, dedicandoci a sperimentare tutto lo sperimentabile.
Vi preannunciamo già che, se state pianificando un viaggio in Giappone e pensate di fare una visitina al caffè, potreste rimanare delusi: per riuscire a trovare un posto a uno dei tavoli della struttura è infatti al momento necessario prenotare con almeno un mese di ancitipo, tanta è la gente che vi vuole mangiare.
Un grande successo, quindi, che speriamo venga presto replicato anche in altri paesi del mondo e, chissà, magari anceh in Italia, prima o poi.
