Dead of Winter: l’Apocalisse Zombie sul Vostro Tavolo

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DEAD OF WINTER – RECENSIONE

Dead of Winter - ScatolaAprire la scatola di Dead of Winter è uno di quei piaceri che pochi giochi riescono a darti. Gli editori non hanno lesinato sulla qualità dei componenti e hanno ben lavoroto sulla cura di quegli elementi che contribuiscono alla creazione della vera atmosfera alla “horror survival movie” di Hollywood.

Le meccaniche e le regole sono parecchie, ma basta un po’ di pratica per mandarle a memoria senza troppi problemi, anche grazie alle schede giocatore in cui tutte le fasi del gioco sono efficacemente riepilogate. Vista però la durata e il numero di regole, la suddivisione per fasi e le dinamiche di votazione, Dead of Winter non si classifica come un “Gateway game” e, anzi, vi consigliamo di giocarlo con chi ha già più di qualche partita alle spalle con altri giochi di società. Una spiegazione ben fatta delle regole richiede tra i 20 e i 30 minuti ed è bene farla con il tavolo di gioco già allestito in modo tale da poter dare ai diversi giocatori degli esempi concreti.

Il gioco si articola in round dove ogni giocatore, a turno, utilizza una serie di azioni disponibili per comandare i propri superstiti eDead of Winter - Gameplayfarli combattere con gli zombie, raccogliere degli oggetti, erigere barricate, cercare cibo e molto altro ancora. La scelta dell’Obiettivo Principale, i giocatori ne hanno a disposizione ben 20, suddivisi per durata: “Breve”, “Medio” e “Lungo”, determina il numero di round che verranno giocati nel corso della partita e identifica anche le specifiche condizioni iniziale del tabellone (numero di zombie presenti, livello di morale iniziale della colonia).

Il round si divide in due parti: una prima fase detta dei Turni dei Giocatori in cui i giocatori effettuano le azioni di cui accennavamo sopra e una fase detta Della Colonia in cui fare i conti con le scorte di cibo, i rifiuti presenti nella colonia e la risoluzione delle Crisi.

È già, in Dead of Winter gli obiettivi da perseguire sono molteplici e alle volte anche in diretto contrasto tra loro. Ecco quindi che per ogni unità di cibo donata alla comunità per far mangiare i superstiti della colonia, si accumulerà un rifiuto da dover smaltire, pena la caduta del morale dell’intero gruppo…. d’altronde è comprensibile che non sia proprio bellissimo vivere in mezzo all’immondizia, specialmente se siete dei poveri coloni che lavorano tutto il gioco sotto zero e fanno a cazzotti con gli zombi un giorno sì e l’altro pure.

Oltre al problema del cibo si deve poi fare i contri con le Crisi. Ogni turno ne viene scoperta una e i giocatori saranno chiamati a dare dei contributi extra, questa volta donati in segreto, per evitare che la crisi si verifichi e, con essa, la pletora di nefaste conseguenze che viene elencata sulla relativa carta sotto la voce Fallimento.

Come se già non bastasse tutto il resto i giocatori dovranno anche guardarsi dalla minaccia rappresentata dal traditore che potrebbe esserci, o non esserci , in funzione della distribuzione delle carte Obiettivo Segreto. Oltre ai già tanti compiti in cui sarete impegnati durante il gioco, ogni giocatore avrà anche un proprio obiettivo segreto che sarà la sua unica condizione di vittoria. Se la colonia raggiunge l’obiettivo principale, ma il singolo giocatore non ha raggiunto il proprio obiettivo segreto, ha comunque perso ed è proprio questa dinamica che conferisce al gioco il giusto mix tra cooperazione e antagonismo tra i giocatori, che lo rendono appetibile anche per chi non apprezza molto il genere “co-op” A inizio partita viene costituito un mazzo in cui vengono inseriti due obiettivi segreti per ogni giocatore e un Obiettivo Segreto – Tradimento, il cui scopo sarà quello di provare in tutti i modi a minare gli sforzi degli altri giocatori.

La gestione delle crisi è proprio uno di quei terreni fertili in cui il traditore può trovare lo spazio per fare più male alla colonia. In Dead of Winter gli oggetti sono infatti suddivisi in diverse tipologie quali: cibo, carburante, utensili, medicine, ecc… Le crisi richiederanno al gruppo di sacrificare parte della scorta di una particolare tipologia di oggetti a fine di prevenire particolari effetti negativi che altrimenti si verificherebbero. Ogni oggetto contribuito dai giocatori del tipo richiesto vale “+1”, mentre gli oggetti di tipi diversi non solo non contribuiscono alla prevenzione della crisi, ma addirittura hanno un effetto negativo, sottraendo 1 al totale. Capite bene, quindi, che se c’è un traditore nel gruppo, dare il contributo sbagliato alla crisi, o tenere in mano delle carte che potrebbero giovare alla comunità è forse il mezzo più efficace per rendere ancora più difficilei, al gruppo, la via verso la vittoria. Fate attenzione però, perchè gli altri giocatori avranno la possibilità di effettuare, in qualsiasi momento del turno, una votazione a maggioranza, per esiliarvi dalla colonia mandando i vostri sogni di gloria in frantumi (o no?!?!?). Dopo l’esilio infatti, i vostri superstiti saranno scacciati dalla colonia e a voi verrà dato un nuovo obiettivo Esilio che cambierà nuovamente tutte le carte in tavola!

Strategia, ma anche un po’ di aleatorietà dovuto al lancio dei dadi che viene effettuato per capire quali azioni potranno essere effettuate dai vostri giocatori e per gestire anche la salute dei vostri superstiti. Girovagare per una città abbandonata e diventata di proprietà di un gruppo di morti viventi non è infatti proprio la cosa più salutare che si possa fare nella vita, ed ecco quindi che ad ogni spostamento, così come a ogni combattimento con uno zombie, dovrete tirare il dado Contagio che vi dirà se il vostro superstite è rimasto illeso, ha subito una ferita normale o una ferita da congelamento (che se non curata, ucciderà il vostro superstite nel giro di 3 turni), oppure se il vostro superstite è stato morso e quindi entrerà a far parte di quello stuolo di simpatici zombie che ogni giorno assaltano i cancelli della colonia.

Tutto questo condito da quel pizzico di imprevisto dato dalle carte Crossroads che introducono eventi positivi o negativi e che chiamano il singolo giocatore, o il gruppo, a prendere delle decisioni importanti e sempre rigorosamente a tema. Belli i testi di introduzione di ogni singolo scenario, scritti sotto forma di diari dei diversi superstiti e belli i testi delle carte crossroads che presentano, di volta in volta, porzioni della storia.

Vi consigliamo di giocarci? Certamente sì! Il gioco merita tantissimo e vi farà passare più di qualche pomeriggio a raccogliere cibo e far saltare un po’ di teste. Nonostante questo qualche lato negativo c’è: il primo è il prezzo, sempre intorno ai 65 € e il secondo è la traduzione che ha ancora margini di miglioramento specialmente nella scelta di alcuni termini italiani, che non si rifanno nel modo adatto alla versione inglese.

Non vi stiamo a dire che lo scenario adatto per giocare a Dead of Winter è una bella giornata piovosa, con un bel sottofondo a tema, per calarsi meglio nella parte! Proprio per creare quella giusta atmosfera potete provare a scaricare sui vostri smartphone l’applicaizone “DMDJ” . Pensata per i giochi di ruolo, funziona benissimo anche in questi casi e vi permetterà di scegliere tra una serie molto ampia di musiche, basi ed effetti speciali che contribuiranno sicuramente a farvi entrare nella parte del povero e sperduto superstite dell’apocalisse zombie!

DEAD OF WINTER – INFORMAZIONI GENERALI:

  • Ideatori: Isaac Vega e Jon Gilmour
  • Pubblicato da: PlaidHat Games
  • Trasposizione Italiana: Raven Distribution
  • Tipologia Gioco: Cooperativo con Traditore
  • Numero Giocatori: 2-5
  • Durata: 45-210 minuti
  • Ambientazione: Futuro post-apocalittico/Zombie

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