Il Tamagotchi è Tornato

Tamagotchi è tornato

Se siete nati negli anni ’80 o ’90 c’è la forte possibilità che abbiate avuto un Tamagotchi, il primo esempio di “digital pet” della storia, che ebbe un vero e proprio boom arrivando a vendere più di 80 milioni di unità in tutto il mondo a partire dal suo lancio nel lontano 1996. Ora, a circa 20 anni dalla sua uscita il Tamagotchi è tornato in un nuova versione.

Anche se dopo il successo del Tamagotchi si sono successe una serie di applicazioni, dispositivi e giocattoli che ne imitavano le funzionalità l’originale, con il suo display a cristalli liquidi, ha sempre avuto un certo fascino. E ora che 20 anni di storia dimostrano chiaramente che i digital pets sono una realtà, non ci sembra per niente strano che l’iniziatore di questo fenomeno ritorni nuovamente sul mercato.

 

Potrete quindi nutrire, pulire, far giocare e dormire il vostro Tamagotchi su un nuovo dispositivo, più piccolo dell’originale che però manterrà inalterate le altre caratteristiche, incluse lo schermo LCD. Verrà prodotto in 6 varianti distinte sulla base del modello originale giapponese, ognuna delle quali vi permetterà di allevare un animale di un tipo diverso

Tamagotchi è tornato

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Il potere che il Tamagotchi ha avuto fino a questo momento è la chiara espressione del fatto che il “prendersi cura” e l’amore non passano mai di moda. E’ un tale onore riportare alla vita uno dei giocattoli più amati di sempre in un modo che cattura la magia e la gioia di un’intera generazione abbracciando, al contempo, le sensibilità delle nuove.

E’ stato con queste parole che Tara Badie, responsabile del marketing di Bandai America, ha dato l’annuncio del grande ritorno.

 

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Dopo il suo rilancio in Giappone, nell’aprile di quest’anno, il Tamagotchi sbarca anche in America al costo di 14,99 $ e lo farà in edizione limitata, proprio come avvenuto per i revival del NES e SNES fatti da Nintendo.

Non è però ancora chiaro se e quando rivedremo il Tamagotchi anche in Italia, ma speriamo che il rilascio in Europa e quindi anche nel nostro paese, sia una delle mosse che Namco Bandai ha in serbo per il prossimo futuro.

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